Il 19 aprile 2023 la Banca d’Italia ha pubblicato in nuovi Orientamenti di Vigilanza di tutela in tema di credito revolving.
Il credito revolving, cui può essere associata una carta di credito, è stata oggetto di numerosi rilievi critici da parte della Banca d’Italia in sede di attività di controllo, ispettiva e a distanza. In particolare, sono emerse vibranti problematiche con riferimento: i) all’interpretazione della disciplina normativa di settore; ii) al governo e al controllo del prodotto; iii) alle modalità di offerta e di collocamento dello stesso; iv) alle condotte tenute dagli intermediari e dalla rete distributiva in sede di vendita.
In questo contesto, si colloca l’intervento della Vigilanza sul credito revolving che viene a rilevare per intensità di impatto in tre aree strategiche dell’intermediario: a) governo e profili organizzativi; b) prassi applicative e operative; c) controlli interni. A tal fine, la Banca d’Italia richiede a tutte le imprese vigilate di effettuare un’autovalutazione dei propri assetti, procedure e prassi rispetto alle nuove prescrizioni e procedere con gli eventuali interventi correttivi. In particolare, gli intermediari dovranno predisporre un piano di intervento entro tre mesi dalla data di emanazione del provvedimento e darvi tempestiva attuazione, fermo il termine perentorio del 31 dicembre 2023.
Il corso si pone l’obbiettivo di analizzare le novità degli Orientamenti sul credito revolving e identificare le misure attuative sul piano della governance, dell’organizzazione e delle condotte operative.
Tematiche oggetto di attenzione e discussione
- Tipologie di finanziamenti revolving nel contesto della prassi bancaria: i criteri di qualificazione
- Il “nuovo” ruolo degli organi di supervisione strategica: informativa periodica quali-quantitativa
- La predisposizione di procedure interne di conformità
- La predisposizione di un adeguato ed efficace sistema di controlli interni: i controlli di linea e da parte delle funzioni aziendali
- I presidi di primo livello integrati nelle procedure informatiche e il monitoraggio costante (mystery shopping)
- Il ruolo della funzione di Compliance in ordine alla coerenza del prodotto, delle procedure di vendita e della documentazione di trasparenza
- La ridefinizione dei “portafogli prodotto” ad elevato numero di finanziamenti rotativi
- Identificazione del target market e del mercato di riferimento negativo
- Le nuove politiche distributive: la rete di vendita, i meccanismi di incentivazione e i canali digitali
- Segue. La riserva nell’attività distributiva e le politiche di remunerazione della rete di vendita: clausole di malus connesse ad indici di anomalia del rapporto
- Segue. I presidi nella commercializzazione mediante canali digitali
- Segue. Formazione della rete di vendita e “adeguata” assistenza ai consumatori
- Le condizioni normative ed economiche (pre)contrattuali: i costi della carta funzionali all’utilizzo del finanziamento, oneri di sconfinamento, interessi di mora e penali.
- Implementazione della formula del TAEG: rata a quota capitale costante
- Il processo di valutazione del merito creditizio e le modalità di rinegoziazione del rapporto
- Presidi quali-quantitativi nella disciplina della trasparenza