La Banca d’Italia ha pubblicato un richiamo d’attenzione relativo all’utilizzo delle tecnologie decentralizzate (distributed ledger technologies – DLT) nella finanza e impatti sulle cripto-attività.
La presente comunicazione affronta le modalità di utilizzo delle DLT riconducibili alla detenzione e al trasferimento di valori e diritti, che sono rappresentati digitalmente mediante le cripto-attività.
Le cripto-attività, evidenzia Banca d’Italia, possono comportare rischi di varia natura:
- potrebbero incidere sulla stabilità del sistema finanziario a causa dell’interdipendenza dei soggetti che vi partecipano, regolamentati e non;
- la mancanza di controlli e strumenti di regolamentazione può comportare situazioni sfavorevoli per gli investitori.
La Banca d’Italia è pertanto intervenuta con il presente richiamo d’attenzione in materia di cripto-attività nell’esercizio delle sue funzioni:
- di controllo prudenziale;
- di vigilanza sui sistemi di pagamento;
- di salvaguardia della stabilità monetaria e finanziaria;
- di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo;
- di tutela della clientela.
Gli obbiettivi del richiamo d’attenzione Banca d’Italia sulle cripto-attività
Con la presente comunicazione, Banca d’Italia intende perseguire due obbiettivi:
- anzitutto richiamare l’attenzione degli intermediari vigilati, dei soggetti sorvegliati e di quelli che operano a vario titolo negli ecosistemi decentralizzati, anche come utenti, sia sulle opportunità sia sui rischi connessi con l’uso di tali tecnologie nella finanza e con le attività e i servizi relativi alle cripto-attività;
- in secondo luogo, evidenziare alcuni profili rilevanti per la definizione, da parte dei predetti soggetti, di presidi volti ad attenuare i rischi connessi con l’impiego delle distributed ledger technologies e/o con l’operatività in cripto-attività.
Inoltre, con le indicazioni contenute nel documento, Banca d’Italia intende costituire un riferimento per gli utenti, gli intermediari, i fornitori tecnologici, i gestori di schemi, infrastrutture e portafogli digitali che operano nell’ambito di ecosistemi di cripto-attività.
In particolare, con riguardo all’utilizzo delle distributed ledger technologies, occorre sottolineare che l’utilizzo di modelli decentralizzati nella finanza si qualifica per il largo utilizzo di tecnologie interconnesse anche in assenza di rapporti diretti tra gli operatori.
Pertanto, anche i soggetti che sviluppano gli algoritmi concorrono e sono parte integrante di questo sistema complesso di trasferimento di valore, con possibili ricadute sulla stabilità finanziaria e monetaria.