Banca d’Italia ha posto in pubblica consultazione un documento che illustra le ipotesi regolamentari relative al regime transitorio che la stessa Autorità intende adottare per dare applicazione alla nuova legislazione europea in materia di fondi propri e riserve di capitale introdotta dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (c.d. CRR) e dalla Direttiva 2013/36/UE (c.d. CRD IV) applicabile alle banche e alle imprese di investimento.
Il Regolamento (UE) n. 575/2013 e la Direttiva 2013/36/UE traspongono nell’ordinamento comunitario, tra l’altro, le regole sul capitale di “Basilea 3”, prevedono un regime transitorio per l’applicazione delle disposizioni in materia di patrimonio di vigilanza (fondi propri) e di riserve di capitale (“buffer”) per le banche e le imprese di investimento.
Il regime transitorio di CRR/CRD IV, pur ricalcando l’analoga disciplina di Basilea 3, se ne discosta per un aspetto essenziale: mentre l’Accordo di Basilea fissa in modo tassativo, per ogni anno del periodo transitorio, i livelli dei ratio di capitale e le regole per la graduale applicazione di deduzioni e filtri prudenziali, la normativa comunitaria consente alle autorità nazionali di accelerare, in tutto o in parte, l’entrata in vigore della nuova disciplina.
Il termine ultimo per la presentazione di eventuali osservazioni, commenti e proposte è stato fissato per il 20 novembre 2013.