L’Autorità Bancaria Europea (EBA) e la European Secutities and Markets Authority (ESMA) hanno pubblicato un report congiunto in materia di duplicazione dei requisiti per le operazioni in derivati.
Tale report è stato pubblicato ai sensi dell’articolo 515, par. 1 del Regolamento (UE) n. 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (Capital Requirements Regulation o CRR), ove è previsto che: “L’EBA, insieme all’ESMA, entro il 28 giugno 2014, presenta una relazione sul funzionamento del presente Regolamento con i relativi obblighi previsti dal Regolamento (UE) n. 648/2012 [sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (EMIR)], con particolare riferimento agli enti che gestiscono una controparte centrale, onde evitare la duplicazione dei requisiti per le operazioni in derivati e in tal modo maggiori rischi normativi e maggiori costi di vigilanza da parte delle autorità competenti”.
Il documento in esame si concentra, in particolare, sulle attività delle controparti centrali (CCP) e valuta le potenziali duplicazioni dei requisiti per le operazioni in derivati, con l’obiettivo di evitare sia i possibili rischi regolamentari, sia l’aumento dei costi di vigilanza in capo alle autorità competenti.
Con il presente report, l’EBA e l’ESMA chiedono chiarimenti alla Commissione Europea circa la sovrapposizione dei requisiti patrimoniali applicabili alle CCP titolari di una licenza bancaria, nonché chiarire la formulazione dell’articolo 305 CRR in materia di trattamento delle esposizioni dei clienti.