Giuseppe Siani, Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, è intervenuto su “La regolamentazione delle nuove tecnologie basate sul distributed ledgers technology – DLT, tra tutela del mercato e rischi di sistema”, nell’ambito della conferenza “I profili penalistici dei cryptoassets tra diritto sostanziale e processuale”.
In particolare, nel corso del suo intervento, Siani ha evidenziato come la DLT abbia introdotto, nel mondo finanziario, un nuovo paradigma, basato su tre dimensioni fortemente interconnesse ma distinte.
La prima è tecnologica, con l’introduzione di un’infrastruttura di mercato distribuita, che consente di trasferire valore o diritti, senza una autorità fiduciaria centralizzata.
La seconda consiste nel modo di rappresentare digitalmente valore, con l’introduzione di token che possono essere privi di una attività sottostante (c.d. unbacked, come ad esempio Bitcoin) o rappresentare digitalmente strumenti finanziari o altre attività (backed crypto assets).
La terza novità è l’ingresso sul mercato di nuovi soggetti, che possono operare anche in modo decentralizzato attraverso meccanismi di governo peculiari.
Siani ha sottolineato come l’attività di Banca d’Italia debba comprendere gli sviluppi del mercato e cercare di mitigare i rischi per gli intermediari, per la stabilità finanziaria e per i consumatori, in attesa di un quadro regolamentare europeo più definito e di standard consolidati a livello internazionale.
Nel corso del suo intervento, Siani si è concentrato in particolare su tre aspetti:
- l’ecosistema crypto e i relativi rischi;
- l’evoluzione in corso della normativa e le attività della Banca svolte finora.
- le sfide future per il supervisore prudenziale.