Il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria ha fornito alcune indicazioni per le banche che assumano esposizioni in crypto-assets e ai servizi connessi.
In particolare, il Comitato sottolinea come i crypto-assets presentino una serie di rischi per le banche, incluso il rischio di liquidità; rischio di credito; rischio di mercato; rischio operativo (inclusi frodi e rischi informatici); riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo; rischi legali e reputazionali.
Di conseguenza, il Comitato ritiene che nel caso in cui una banca decida di acquisire esposizioni in crypto-assets o fornire servizi correlati, dovrebbe rispettare dei requisiti prudenziali minimi, ed in particolare:
Due diligence: prima di acquisire esposizioni in crypto-assets o fornire servizi correlati, la banca dovrebbe condurre un’analisi complete sui rischi sopra riportati;
Governance and risk management: la banca deve disporre di un sistema di risk management appropriato ai rischi connessi alle sue esposizioni in crypto-assets e dei relativi servizi. Il sistema di risk management dovrebbe essere pienamente integrato nei processi generali di controllo, compresi quelli relativi al riciclaggio di denaro, alla lotta al finanziamento del terrorismo e al monitoraggio delle frodi. Una valutazione dei rischi sopra descritti dovrebbe, inoltre, essere incorporata nei processi di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale e della liquidità;
Disclosure: la banca dovrebbe provvedere alla comunicazione di eventuali esposizioni in crypto-assets rilevanti o servizi correlati come parte della propria informativa finanziaria periodica;
Vigilanza: successivamente ad una valutazione sull’ammissibilità ed i rischi associati, la banca dovrebbe dare tempestiva informazione all’Autorità nazionale di vigilanza delle esposizioni o delle attività in crypto-assets assunte, nonché delle iniziative intraprese per la mitigazione dei rischi.
Per il testo completo della dichiarazione si rinvia alla pagina del Comitato di Basilea indicata tra i contenuti correlati.