Il Parlamento europeo ha adottato il testo, concordato con il Consiglio, della nuova direttiva sulla corporate sustainability due diligence (CSDDD).
Le nuove norme della CSDDD impongono alle imprese e ai loro partner a monte e a valle, compresi quelli per la fornitura, la produzione e la distribuzione, di prevenire, eliminare o ridurre l’impatto negativo delle loro attività sui diritti umani e sull’ambiente.
Tale impatto comprenderà la schiavitù, il lavoro minorile, lo sfruttamento del lavoro, la perdita di biodiversità, l’inquinamento o la distruzione del patrimonio naturale.
Le nuove norme riguarderanno sia le società madri e le imprese dell’UE con oltre 1 000 dipendenti e un fatturato mondiale superiore a 450 milioni di EUR, sia i franchising nell’Unione con un fatturato di più di 80 milioni di EUR di cui almeno 22,5 provenienti da diritti di licenza.
Saranno coinvolte anche le società madri, le imprese e i franchising di paesi terzi che raggiungono le stesse soglie di fatturato nell’UE.
Tutte queste società saranno tenute a integrare le prescrizioni della CSDDD nelle loro politiche, realizzare investimenti ad hoc, ottenere garanzie contrattuali dai partner, migliorare il loro piano aziendale o fornire sostegno ai partner commerciali di piccole e medie dimensioni per assicurarsi che rispettino i nuovi obblighi. Dovranno anche adottare un piano di transizione per allineare il loro modello di business alla soglia di 1,5 °C di riscaldamento globale fissata dall’accordo di Parigi.
La il testo della direttiva CSDDD dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio e successivamente pubblicata nella Gazzetta ufficiale UE.
Gli Stati membri avranno due anni per ricevere le nuove norme nel diritto nazionale, con applicazione graduale degli obblighi secondo tali criteri:
- dal 2027, per imprese con più di 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1.500 milioni di euro;
- dal 2028, per imprese con più di 3.000 dipendenti e un fatturato superiore a 900 milioni di euro;
- dal 2029, per tutte le altre imprese con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro.