L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha lanciato una call for evidence invitando i diversi stakeholders a fornire il proprio parere sul potenziale impatto della riduzione del ciclo di regolamento titoli.
Nel 2014, il Regolamento (UE) n. 909/2014 sul miglioramento del regolamento titoli nell’UE e sui depositari centrali di titoli (CSDR) ha introdotto per la prima volta nell’UE l’obbligo di regolare tutte le operazioni in titoli trasferibili eseguite in sedi di negoziazione entro e non oltre il secondo giorno lavorativo successivo alla negoziazione (comunemente indicato come ciclo di regolamento “T+2”).
A causa dei recenti sviluppi, è emersa la questione della riduzione del ciclo di regolamento dei titoli. ESMA quindi invita a valutare i costi e i benefici di un’eventuale riduzione del ciclo di regolamento nell’Unione europea (UE) nonché l’eventuale necessità di un intervento normativo per attenuare l’impatto sui partecipanti al mercato dell’UE della prevista riduzione del ciclo di regolamento a T+1 in altre giurisdizioni, come gli Stati Uniti.
L’invito è rivolto in particolare alle infrastrutture di mercato (CSD, CCP, sedi di negoziazione), i loro membri e partecipanti, le altre imprese di investimento, gli emittenti, i gestori di fondi, gli investitori al dettaglio e all’ingrosso e i loro rappresentanti.
Il termine della call for evidence è fissato al 15 dicembre 2023. L’ESMA pubblicherà e presenterà alla Commissione europea (CE) una relazione di feedback con i principali risultati nel corso del 2024.
L’ESMA potrebbe fornire alla Commissione europea una relazione precedente che identifichi le possibili azioni normative per affrontare l’impatto del passaggio al T+1 negli Stati Uniti per i partecipanti al mercato dell’UE.