L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha avviato oggi una consultazione sulla disciplina di regolamento titoli, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei regolamenti in vari settori.
Il CSDR Refit ha introdotto nell’art. 6/5) e nell’art. 7/10 del CSDR due mandati a ESMA per l’elaborazione di progetti di standard tecnici di regolamentazione (RTS) in relazione alle misure di disciplina del regolamento e agli strumenti per migliorare l’efficienza del regolamento.
La prima parte della sezione 3 illustra le proposte specifiche di modifica del Regolamento delegato (UE) 2018/1229, come:
- i tempi e le modalità di invio delle assegnazioni e delle conferme
- l’obbligo per tutti i CSD di offrire funzioni di hold and release e di regolamento parziale
- l’obbligo di consentire l’uso automatizzato di credito in contanti infragiornaliero garantito da garanzie reali
- i requisiti per i CSD al fine di segnalare i partecipanti più inadempienti e le informazioni sui mancati regolamenti che i CSD devono pubblicare.
La seconda parte della sezione 3 esamina ulteriori strumenti per migliorare l’efficienza dei regolamenti, per i quali ESMA ha espresso un parere preliminare che non sia necessario alcun intervento normativo, ma sui quali vorrebbe comunque ricevere le osservazioni delle parti interessate.
Si tratta di argomenti quali il CSD, il formato delle istruzioni di regolamento standard, l’identificativo unico delle Transaction Identifier (UTI), il luogo di regolamento (PSET) e il luogo di custodia (PSAF).
L’Allegato I contiene la sintesi delle domande, l’Allegato II il mandato legislativo per lo sviluppo delle bozze di standard tecnici di regolamentazione (RTS), mentre l’Allegato III contiene le
proposte di modifica al REC 2018/1229.
Questa consultazione tiene conto della transizione al T+1 nell’Unione europea e della proposta legislativa pubblicata dalla Commissione il 12 febbraio 2025.
ESMA prenderà in considerazione le risposte a questa consultazione sino al 14 aprile 2025 e prevede di pubblicare una relazione finale e di presentare i progetti di standard tecnici alla Commissione europea (CE) entro ottobre 2025.