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CSDR: l’ICMA boccia le proposte ESMA sull’aumento delle sanzioni

12 Marzo 2024
Di cosa si parla in questo articolo

L’ICMA (International Market Association) ha pubblicato l’11 marzo 2024 una nota informativa del 29 febbraio scorso sulle proposte dell’ESMA (poste in consultazione sino a tale data) in materia di aumento delle sanzioni previste dal CSDR (Central Securities Depository Regulation), ovvero dal Regolamento UE che regola le attività dei depositari centrali degli stati membri dell’Unione.

La nota informativa risponde alle proposte dell’ESMA di aumentare le sanzioni per i mancati regolamenti delle operazioni su strumenti finanziari, come previsto dal CSDR dell’UE.

Per l’ICMA le proposte avanzate dall’ESMA non solo sono sproporzionate, ma anche ingiustificate, sottolineando il significativo miglioramento dell’efficienza dei regolamenti osservato nell’UE, in particolare in risposta a un contesto di tassi di interesse più elevati.

L’ICMA sostiene che, se attuate, le proposte di ricalibrazione delle sanzioni minerebbero la competitività e la credibilità dell’UE come mercato finanziario globale.

L’ICMA indica il quadro sanzionatorio del Treasury Markets Practices Group statunitense come un esempio di meccanismo sanzionatorio adeguatamente concepito e proporzionalmente calibrato per raggiungere lo scopo prefissato, ovvero disincentivare comportamenti di regolamento scorretti in contesti di bassi tassi di interesse.

L’ICMA suggerisce pertanto di mantenere le sanzioni ai livelli attuali e che l’ESMA osservi i dati per un periodo più lungo, in particolare quando i tassi di interesse si abbasseranno.

In questo modo non solo si otterrebbero più informazioni sull’efficacia di un meccanismo di penalità, ma si consentirebbe di valutare quale dovrebbe essere la soglia minima appropriata per il costo dell’inadempienza, e quindi la calibrazione ottimale delle sanzioni.

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