L’Organizzazione Internazionale delle Autorità di Vigilanza sui Mercati (IOSCO) e il Comitato sui Pagamenti e Infrastrutture di Mercato (CPMI) hanno pubblicato oggi un rapporto – dal titolo “Assessment and review of application of Responsibilities for authorities” – riguardante la valutazione e la revisione dell’attuazione delle responsabilità previste per le autorità competenti per le infrastrutture di mercato.
Il rapporto, in particolare, presenta i risultati degli esami effettuati dallo IOSCO e dal CPMI sulla completezza e sulla coerenza dei quadri regolamentari nazionali in materia. Inoltre il rapporto si preoccupa di esporre i risultati derivanti dall’attuazione, nelle giurisdizioni nazionali, dei principi sulla responsabilità delle autorità in oggetto, così come enucleati dal documento “Principles for financial market infrastructures”, pubblicato nell’Aprile 2012.
Le valutazioni hanno riguardato nello specifico 28 giurisdizioni. Nel complesso lo IOSCO e il CPMI hanno riscontrato un livello piuttosto elevato di conformità ai suddetti principi. Dei paesi oggetto di esame, infatti, 16 risultavano pienamente conformi alle responsabilità previste per ciascuna tipologia di infrastruttura.
Notevole variabilità nella compliance da parte delle autorità competenti è stata invece riscontrata con riguardo alla responsabilità in materia di cooperazione tra diverse authority. Da una parte, ciò risulta essere dovuto al fatto che molti accordi di cooperazione tra authority, nazionali e internazionali, sono piuttosto recenti. Dall’altra parte, tale variabilità deve ascriversi alle diverse interpretazioni sulle aspettative di cooperazione in questo settore.
Alla luce dei risultati ottenuti, lo IOSCO e il CPMI nei prossimi mesi considereranno l’opportunità di fornire ulteriori indicazioni alle autorità competenti in materia sull’adeguatezza e sull’attuazione di tali responsabilità. Inoltre le due organizzazioni si aspettano di effettuare ulteriori analisi sull’adempimento dei principi previsti a livello internazionale una volta che gli accordi di cooperazione saranno stati ulteriormente sviluppati.