Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato oggi la nuova direttiva DAC8 di modifica della direttiva 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (DAC).
Le modifiche, volte a rafforzare la cooperazione tra le autorità fiscali nazionali, riguardano principalmente la comunicazione e lo scambio automatico di informazioni sui redditi derivanti da transazioni in crypto-asset e sugli accordi fiscali anticipati per le persone fisiche con maggior ricchezza (high-net-worth).
L’obiettivo della DAC8 è quello di rafforzare il quadro legislativo esistente ampliando il campo di applicazione degli obblighi di registrazione e segnalazione e la cooperazione amministrativa complessiva delle amministrazioni fiscali.
Saranno coperte ulteriori categorie di beni e redditi, quali i crypto-asset, inoltre sarà obbligatorio lo scambio automatico tra le autorità fiscali di informazioni che dovranno essere fornite dai fornitori di servizi di segnalazione di crypto-asset.
Finora, la natura decentrata delle cripto-attività ha reso difficile per le amministrazioni fiscali degli Stati membri garantire una corretta tax compliance.
L’intrinseca natura transfrontaliera dei crypto-asset richiede infatti una forte cooperazione amministrativa internazionale per garantire un’efficace riscossione delle imposte.
Sulla base delle definizioni contenute nel Regolamento (UE) 2023/1114 sui mercati delle cripto-attività (MiCA), la DAC8 copre un’ampia gamma di prodotti, tra cui quelli emessi in modo decentralizzato, stablecoins, i token di moneta elettronica e alcuni token non fungibili (NFT).
La DAC8 sarà ora pubblicata nella Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione.