L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato oggi la relazione di follow-up della peer review del 2019 sulle azioni di vigilanza, volte a migliorare la qualità dei dati comunicati, in ambito EMIR (Regolamento UE 648/2012).
ESMA ricorda il contesto di riferimento, ed in particolare come la crisi finanziaria avesse evidenziato che i contratti derivati manchino solitamente di trasparenza e creino una rete complessa di interdipendenze, che può rendere difficile l’identificazione della natura e dell’entità dei rischi: per affrontare questo rischio, nel 2013 è entrato in vigore l’EMIR, il quale richiede che le controparti debbano comunicare i dettagli dei loro contratti derivati a un repertorio di dati sulle negoziazioni (TR), ovvero i c.d. dati EMIR.
L’accesso a tali dati è fondamentale per le autorità di regolamentazione per adempiere alle loro rispettive responsabilità di vigilanza, per identificare e valutare i rischi e adottare misure appropriate.
Tuttavia, la scarsa qualità di questi dati limita e inibisce gravemente la capacità delle autorità di regolamentazione di identificare e rispondere ai rischi sistemici del sistema finanziario.
Per migliorare la qualità dei dati e rafforzare ulteriormente la coerenza e l’efficacia dei risultati di vigilanza in relazione alla qualità dei dati EMIR, ESMA aveva deciso nel 2018 di condurre una revisione paritetica delle azioni di vigilanza volte a migliorare la qualità dei dati comunicati ai sensi dell’EMIR.
Questa revisione paritetica ha riguardato quattro ANC, selezionate in base alla qualità dei dati relativi ai contratti derivati in essere e alle dimensioni del mercato dei derivati.
La peer review aveva esaminato gli approcci di vigilanza delle ANC in materia di qualità dei dati EMIR e la loro capacità di promuovere l’adesione delle imprese agli obblighi di segnalazione previsti dall’EMIR: la relazione sulla peer review, pubblicata nell’ottobre 2019, ha presentato un quadro eterogeneo dell’approccio di vigilanza delle ANC; mentre la maggior parte di esse aveva un approccio di vigilanza alla qualità dei dati EMIR, per altre c’era spazio per migliorare tali approcci.
Di conseguenza, la relazione proponeva raccomandazioni di vigilanza e di politica a breve e lungo termine per migliorare ulteriormente la qualità dei dati EMIR.
La relazione di follow-up mostra quindi che le pratiche di vigilanza sono migliorate significativamente in seguito ai risultati e alle raccomandazioni della peer review del 2019.
Le cinque autorità nazionali competenti (ANC) incluse in questa relazione di follow-up, hanno adottato misure specifiche a livello nazionale, come:
- l’introduzione di indicatori (dashboard) sulla qualità dei dati
- l’esecuzione di controlli di qualità dei dati più granulari
- l’utilizzazione sempre più frequente dei dati EMIR nell’ambito della vigilanza quotidiana.
Le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno inoltre svolto un’ampia attività di vigilanza sulla qualità dei dati EMIR, nell’ambito della priorità strategica di vigilanza dell’UE, relativa alla qualità dei dati per il periodo 2020-2023: sotto tale profilo, ESMA ha svolto un importante ruolo di coordinamento sviluppando un quadro per la fornitura di dati e il follow-up delle questioni relative alla qualità dei dati a livello UE.