Con comunicato stampa del 3 febbraio 2014 Banca d’Italia ha fornito i propri chiarimenti sugli effetti, per la stessa Autorità, conseguenti all’approvazione della legge 29 gennaio 2014, n. 5 (G.U. n. 23 del 29 gennaio 2014) di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 novembre 2013 n. 133 recante disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia (c.d. Decreto Imu-Bankitalia).
In particolare, Banca d’Italia si è sofferta sull’incidenza della suddetta legge relativamente ai seguenti profili: natura e proprietà della Banca d’Italia; effetti sui bilanci dei partecipanti al capitale; effetti per lo Stato e i contribuenti; il possibile riacquisto delle quote da parte della Banca d’Italia.
Come noto, la conversione in legge del Decreto Imu-Bankitalia è stata al centro di un accesso dibattito politico e mediatico, avente ad oggetto gli effetti che il sistema di ricapitalizzazione della Banca d’Italia, previsto nel decreto, avrà sia in termini di governance dell’Autorità, sia in termini di potenziali benefici per le banche e di potenziali costi per i contribuenti.