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Decreto Lavoro approvato dal Governo

2 Maggio 2023
Di cosa si parla in questo articolo

Il Consiglio dei Ministri di ieri, 1 maggio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro (c.d. Decreto Lavoro).

Il decreto interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, contrastare la povertà e l’esclusione sociale, promuovere politiche attive del lavoro e rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro.

Viene inoltre modificata la disciplina del contratto di lavoro a termine.

In particolare, si segnalo gli incentivi, rientranti nelle misure per favorire l’occupazione giovanile, per i datori di lavoro che assumono giovani sotto i trenta anni non inseriti in programmi formativi e registrati nel PON “Iniziativa Occupazione Giovani”.

Gli incentivi consistono in un’esenzione contributiva pari al 60% della retribuzione per un periodo di 12 mesi e sono cumulabili con l’esonero contributivo al 100% per un massimo di 36 mesi e con altri incentivi previsti dalla legge.

Novità anche per il contratto di lavoro a termine (detto anche “tempo determinato”), essendo previste variazioni delle causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi, incluse proroghe e rinnovi.

Questo permetterà un utilizzo più flessibile del contratto a termine, pur rispettando la direttiva europea sulla prevenzione degli abusi.

I contratti potranno dunque durare più di 12 mesi, ma non oltre i 24 mesi, nei casi in cui:

  • siano previsti dai contratti collettivi;
  • vi siano di esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, qualora la contrattazione collettiva non intervenga, e comunque entro il termine del 31 dicembre 2024;
  • si tratti di sostituire altri lavoratori.

Da segnalare, infine, che per il 2023 sarà confermata a 3.000 euro la soglia dei fringe benefit, ma solo per i lavoratori dipendenti che hanno figli a carico.

 

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