L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha pubblicato due contributi sulla finanza decentralizzata (DeFi).
La DeFi, che cerca di fornire servizi finanziari utilizzando le tecnologie blockchain o distributed ledger in modo aperto, decentralizzato e senza permessi, ha visto uno sviluppo significativo negli ultimi anni.
Infatti, sebbene rimanga di dimensioni molto ridotte, il valore totale bloccato nei protocolli DeFi ha raggiunto i 45 miliardi di dollari a fine giugno 2023, rappresentando meno del 4% della capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute.
La finanza decentralizzata ha raccolto l’attenzione dei consumatori, ma anche delle autorità di regolamentazione globali a causa dei rischi che comporta.
I due contributi pubblicati da ESMA trattano i seguenti temi:
- sviluppo della finanza decentralizzata (DeFi) e dei rischi nel mercato dell’UE
- possibile metodologia per la categorizzazione degli smart contract
DeFi: sviluppi e rischi nel mercato UE
In particolare, il contributi sugli sviluppi e i rischi della finanza decentralizzata nell’UE mostra come questa comporti seri rischi per la tutela degli investitori, a causa della natura altamente speculativa di molti accordi DeFi e delle importanti vulnerabilità operative e di sicurezza.
I rischi per la stabilità finanziaria non sono significativi in questo momento a causa delle piccole dimensioni della DeFi, ma devono essere monitorati.
Inoltre, le caratteristiche uniche della DeFi hanno portato a nuovi problemi di manipolazione del mercato che devono essere affrontati.
Categorizzazione degli smart contract
Il secondo contributi introduce una metodologia per la categorizzazione degli smart contract che fa leva sul codice sorgente di questi ultimi e sulla modellazione tematica.
L’articolo analizza il tasso di diffusione degli smart contract appartenenti alle categorie individuate nel corso del tempo, contribuendo a una comprensione più approfondita e sfumata della finanza decentralizzata e all’identificazione dei rischi significativi ad essa correlati.
L’ESMA definisce quindi cinque principali categorie di smart contract e ne monitora l’incidenza relativa nel tempo.
Rileva una differenza significativa in termini di eterogeneità tra il primo e il secondo picco di diffusione dei contratti smart (rispettivamente nel 2017 – 2018 e nel 2021 – 2023), che riflette l’adozione di protocolli sempre più complessi e interdipendenti che hanno caratterizzato la DeFi.
Il prossimo mercoledì 25 ottobre 2023 ESMA organizzerà un webinar pubblico sui risultati di questi articoli. Maggiori informazioni a questo link.