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Denominazione dei Fondi e termini ESG: tradotte le Linee guida ESMA

22 Agosto 2024
Di cosa si parla in questo articolo

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha pubblicato le traduzioni ufficiali dell’UE delle Linee guida sulla denominazione dei fondi che utilizzano termini ESG o legati alla sostenibilità.

Le Linee guida entreranno in vigore tre mesi dopo la pubblicazione, ossia il 21 novembre 2024.

Tutti i nuovi fondi creati a partire dalla data di applicazione dovranno applicare immediatamente le presenti Linee guida.

Per i fondi esistenti, invece, è previsto un periodo transitorio di sei mesi, con applicazione delle Linee guida a partire dal 21 maggio 2025.

Lo scopo delle Linee guida è di specificare le circostanze in cui le denominazioni dei fondi che utilizzano termini ESG relativi alla dimensione ambientale, sociale o di governance o alla sostenibilità risultano scorrette, poco chiare o fuorvianti.

La denominazione di un fondo è infatti uno strumento per comunicare informazioni agli investitori, funzionale alla sua commercializzazione.

Infatti, la denominazione di un fondo è spesso la prima informazione che perviene agli investitori i quali, pur essendo tenuti a informarsi al di là di tale denominazione, possono esserne significativamente influenzati nelle proprie scelte di investimento.

Le Linee guida dell’ESMA dovrebbero quindi:

  • garantire che gli investitori siano protetti da affermazioni di sostenibilità non comprovate o esagerate nei nomi dei fondi e
  • fornire ai gestori patrimoniali criteri chiari e misurabili per valutare la possibilità di utilizzare termini ESG o legati alla sostenibilità nei nomi dei propri fondi.

Entro due mesi dalla data di pubblicazione degli Orientamenti, ossia il 21 ottobre 2024, le autorità nazionali competenti devono comunicare all’ESMA se (i) sono conformi, (ii) non sono conformi, ma intendono conformarsi, o (iii) non sono conformi e non intendono conformarsi agli Orientamenti.

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