La Commissione Europea ha adottato cinque Decisioni di Esecuzione ai sensi dell’articolo 25, par. 6 del Regolamento (UE) n. 648/2012 (EMIR), così certificando l’equivalenza delle normative di altrettanti paesi terzi in materia di controparti centrali (CCP).
In particolare, ai sensi dell’articolo citato, “la Commissione può adottare un atto di esecuzione […] con cui stabilisce che le disposizioni legislative e di vigilanza del paese terzo assicurano che le CCP ivi autorizzate soddisfano requisiti giuridicamente vincolanti equivalenti ai requisiti fissati al titolo IV del presente regolamento, che le CCP sono soggette nel paese terzo su base continuativa a una vigilanza e a misure effettive miranti a far rispettare le norme e che il quadro normativo del paese terzo prevede un sistema effettivo ed equivalente per il riconoscimento di CCP autorizzate a norma di regimi giuridici di paesi terzi”.
Le Decisioni adottate dalla Commissione UE – mirate a evitare potenziali duplicazioni o conflitti normativi – consentiranno dunque alle CCP stabilite in Canada, Messico, Repubblica di Corea, Sud Africa e Svizzera di presentare domanda di riconoscimento alla European Securities and Markets Authority (ESMA) e, in caso di valutazione positiva da parte di quest’ultima, di prestare servizi di compensazione ai partecipanti diretti o alle sedi di negoziazione stabiliti nell’Unione Europea.
Le certificazioni di equivalenza in oggetto si aggiungono a quelle già implementate dalla Commissione nell’ottobre 2014 e riguardanti: Australia, Giappone, Hong Kong e Singapore.
Le cinque Decisioni di Esecuzione dovranno essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea prima di divenire efficaci.