L’International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha pubblicato le Digital Asset Derivatives Definitions per la negoziazione di derivati su asset digitali, insieme a un whitepaper che affronta alcune delle questioni legali sollevate dai recenti fallimenti di importanti exchange e partecipanti al mercato delle criptovalute.
Le Digital Asset Derivatives Definitions dell’ISDA mirano a portare maggiore chiarezza in questa nascente classe di asset creando un quadro contrattuale univoco per i derivati su asset digitali sotto l’ombrello dell’ISDA Master Agreement, riducendo il rischio di credito e di mercato grazie alla definizione di chiare disposizioni per l’esecuzione e il regolamento.
Le definizioni riguardano inizialmente i contratti a termine e le opzioni su Bitcoin ed Ether, ma potrebbero essere ampliate in futuro per coprire altri tipi di prodotti, tra cui i titoli tokenizzati e altri asset digitali eseguiti su tecnologie DLT.
In particolare, evidenzia l’ISDA, è importante notare che le definizioni sono state redatte utilizzando una struttura linguistica per facilitare l’integrazione con il Common Domain Model e l’automazione all’interno degli smart contract.
Il whitepaper allegato è la prima di due pubblicazioni che esplorano le questioni legali sollevate dal crollo di FTX e di altri, tra cui la proprietà e l’intermediazione dei beni dei clienti nello spazio delle criptovalute.
Il primo documento si concentra sull’importanza del close-out netting e degli accordi di garanzia per i derivati che fanno riferimento agli asset digitali e identifica diverse aree di attenzione per i responsabili politici e i partecipanti al mercato per garantire una maggiore certezza.
Tra queste, l’utilizzo di quadri contrattuali standardizzati come le Digital Asset Derivatives Definitions dell’ISDA e una maggiore chiarezza giuridica da parte delle autorità nazionali sullo status di proprietà degli asset digitali.
Il secondo documento, la cui pubblicazione è prevista per il primo trimestre del 2023, si concentrerà sulle questioni relative agli asset dei clienti detenuti presso gli intermediari.
L’ISDA evidenzia come i recenti fallimenti del mercato delle criptovalute abbiano sottolineato l’importanza di disporre di un quadro contrattuale chiaro e coerente che definisca i diritti e gli obblighi di entrambe le parti in caso di inadempimento.
Tutti i clienti, sia retail che istituzionali, dovrebbero sapere che i loro beni sono protetti e comprendere i loro diritti in caso di inadempienza.
Quest’ultimo lavoro per stabilire le definizioni legali e raccomandare una migliore protezione dei clienti in caso di fallimento attraverso l’applicazione di un insieme coerente di standard contrattuali globali si aggiunge all’ampio lavoro che l’ISDA ha già pubblicato per portare maggiore certezza legale e operativa agli asset digitali eseguiti su piattaforme sia centralizzate che decentralizzate.
Le nuove definizioni affrontano la natura unica degli asset digitali regolati su DLT e sono state progettate per essere espandibili nel tempo.
Questo lavoro sarà rilevante per un’ampia gamma di attività digitali eseguite su DLT, compresi i titoli tokenizzati, che potenzialmente possono avere un’ampia utilità in tutto il sistema finanziario.
Le definizioni dei derivati in asset digitali coprono, tra le altre cose, le seguenti aree:
- Eventi di interruzione e fallback: analogamente ad altre classi di asset, gli asset digitali potrebbero essere soggetti a determinati eventi che potrebbero interrompere il funzionamento delle transazioni di derivati;
- Forks: gli asset digitali possono essere soggetti a cambiamenti nella tecnologia sottostante che possono alterare sostanzialmente la natura o la funzionalità della risorsa digitale ai fini di qualsiasi transazione derivata.
- Valutazione: le definizioni dei derivati in asset digitali coprono vari aspetti della valutazione delle transazioni in derivati, come la determinazione della fonte di valutazione appropriata e le metodologie di valutazione.