Il 29 luglio 2015 l’IOSCO ha pubblicato il report sulla revisione del processo di implementazione della regolamentazione applicabile agli intermediari che operano in derivati “OTC”.
Il report evidenzia i progressi raggiunti da ciascuna giurisdizione facente parte dello IOSCO nell’adottare leggi, regolamenti e policies relative agli intermediari che operano in derivati cd. “over the counter”. In particolar modo vengono presi in considerazione i progressi raggiunti rispetto alle 6 macro aree di cui al report IOSCO 2012 sugli standards internazionali applicabili agli intermediari che operano in derivati cd. “over the counter”. Gli standards si riferiscono alla regolamentazione applicabile ai partecipanti al mercato che negoziano derivati cd. “over the counter” e furono sviluppati nell’ambito degli impegni assunti dal G20 con l’obbiettivo di riformare il quadro normativo relativo ai derivati cd. “over the counter” in risposta alla recente crisi dei mercati finanziari.
Le sei macro aree di riforma furono individuate nei seguenti ambiti: i) scopo della riforma regolamentare, incluso il quadro regolamentare applicabile agli intermediari che negoziano derivati cd. “over the counter”; ii) procedure di registrazione / autorizzazione; iii) standards relativi ai requisiti di capitale e agli altri requisiti prudenziali applicabili a players non regolamentati a livello prudenziale; iv) standards di condotta; v)s tandards relativi all’esercizio della vigilanza; vi) standards relativi alla conservazione di dati.
Dal report risulta che le giurisdizioni facenti parte dello IOSCO hanno compiuto progressi significativi nell’adottare leggi, regolamenti e policies relative alle 6 macro aree di riforma indicate nel report IOSCO del 2012.
Molte delle giurisdizioni facenti parte dello IOSCO sono in procinto di modificare il proprio quadro normativo con riguardo agli intermediari che operano in derivati cd. “over the counter”. Il processo di modifica dovrebbe essere completato entro la fine del 2016.