ISDA ha pubblicato l’8 aprile 2024 un articolo che descrive la ricerca di Ciarán McGonagle (Assistant General Counsel, Smart Contracts and Digital Assets ISDA), e Finn Casey Fierro (Research Collaborator ISDA), relativa allo sviluppo di uno smart contract per i derivati, basato sulle Digital Assets Definitions dell’ISDA.
L’uso di contratti intelligenti potrebbe infatti apportare significative efficienze, automatizzando l’esecuzione di alcune disposizioni nei contratti derivati.
Preliminarmente, l’articolo pubblicato ricorda che nel 2023, l’International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha pubblicato le ISDA Digital Asset Derivatives Definitions.
Considerando le caratteristiche digitali e decentralizzate di questa classe di asset, era essenziale sviluppare un quadro contrattuale standardizzato che potesse essere facilmente integrato nei sistemi blockchain: tale quadro può infatti costituire la base per i contratti intelligenti, che supportino l’automazione delle operazioni contrattuali e degli eventi relativi a questi tipi di transazioni.
L’ISDA ha redatto le Digital Asset Definitions con questo obiettivo, utilizzando strutture redazionali formali e controllate che consentano di tradurre più facilmente i termini operativi delle transazioni in codice eseguibile da una macchina.
Lavorando in collaborazione con Finn Casey Fierro, l’ISDA ha contribuito con i suoi vari standard contrattuali, operativi e di dati, per sostenere lo sviluppo di uno smart contract per i derivati basato su Ethereum e basato sulle ISDA Digital Asset Definitions.
L’articolo pubblicato fornisce una panoramica dell’iniziativa, spiegando come sono state sviluppate le ISDA Digital Asset Definitions e come il Common Domain Model (CDM) svolge un ruolo centrale nel fornire un modello digitale standardizzato per la rappresentazione di queste operazioni e di questi eventi all’interno dei sistemi e delle piattaforme di distributed ledger technology (DLT).
L’articolo spiega anche come è stato progettato il contratto smart, esplorando come è stato tradotto in codice, come è stato strutturato e le funzionalità che fornisce.
Le definizioni ISDA, in particolare, utilizzano una struttura semantica controllata, inquadrando le disposizioni contrattuali come un insieme di condizioni e risultati parametrizzati: a tal fine, esprimono le clausole operative mediante la redazione in linguaggio naturale, combinati con termini logici condizionali coerenti come “IF”, “AND” e “THEN”.