L’ESMA ha proposto delle misure per alleviare la pressione di liquidità sulle controparti non finanziarie (NFC) attive sui mercati dei derivati sull’energia (gas ed elettricità) compensati dalle controparti centrali dell’UE.
In particolare, evidenzia l’ESMA, i recenti sviluppi politici e di mercato hanno portato a significativi aumenti dei prezzi e della volatilità sui mercati energetici, che hanno innescato sostanziali aumenti dei margini da parte delle CCP per coprire le relative esposizioni.
Questi aumenti di margine hanno creato tensioni di liquidità sulle controparti non finanziarie (NFC), che in genere hanno sempre meno attività liquide per soddisfare i requisiti di margine dei derivati sull’energia, costringendole a ridurre le loro posizioni o lasciandole non adeguatamente coperte ed esposte a ulteriori variazioni di prezzo.
Il 13 settembre 2022 la Commissione europea ha chiesto all’ESMA di valutare se le disposizioni di livello 2 applicabili, in particolare il regolamento delegato (UE) n. 153/2013 della Commissione, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 per quanto riguarda i requisiti per le controparti centrali (regolamento delegato 153/2013), dovrebbe essere temporaneamente adattato per alleviare parte dell’onere che gravano sulle NFC, pur mantenendo l’obiettivo generale dell’EMIR di preservare la stabilità finanziaria.
Il 22 settembre 2022 l’ESMA ha risposto alla Commissione presentando proposte concrete per agevolare il funzionamento dei mercati finanziari ed energetici europei e per alleviare la pressione di liquidità sulle NFC attive sui mercati regolamentati del gas e dell’elettricità compensati dalle controparti centrali dell’UE.
Come indicato nel rapporto, l’ESMA continuerà a lavorare su altre potenziali misure per rispondere all’estrema volatilità dei mercati energetici.