Nella riunione del 19 settembre 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato il piano “Destinazione Italia”, progetto finalizzato ad attirare gli investimenti esteri e favorire la competitività delle imprese italiane.
Il Piano consta di 50 misure con incidenza su diversi settori, dal fisco al lavoro, dalla giustizia civile alla ricerca. Fra tali misura, si segnalano le seguenti:
- rafforzamento della collaborazione tra fisco e investitori attraverso accordi fiscali (tax agreements) ed istituzione presso l’Agenzia delle Entrate di un Desk dedicato agli investitori esteri;
- revisione della definizione di abuso del diritto, che verrà unificata a quella di elusione;
- revisione del contenzioso tributario e rafforzamento della tutela giurisdizionale del contribuente;
- riduzione dei vincoli eccessivi all’internazionalizzazione delle imprese, attraverso la revisione della disciplina della “Black list”;
- rafforzamento del Tribunale delle imprese attraverso: l’estensione delle competenze a tutte le controversie sulle transazioni commerciali, la concentrazione su Milano, Roma e Napoli di tutte le controversie rientranti nelle materie di competenza del tribunale delle imprese che coinvolgano società con sede principale all’estero, nonché, con un particolare riguardo alle imprese estere, l’individuazione di un responsabile dell’organizzazione e dei rapporti con il pubblico negli uffici giudiziari;
- miglioramento dei tempi della giustizia attraverso misure che “alleggeriscano i procedimenti” (esp. prevedere ulteriori limiti all’appello ed elevare le competenze del giudice di pace, introdurre la motivazione scritta a richiesta delle parti, rafforzare gli incentivi alla mediazione, etc.);
- aumento del tasso di interesse moratorio, secondo quanto previsto dalla normativa in materia di transazioni commerciali vincolata dal diritto UE;
- individuazione entro fine anno delle partecipazioni di società direttamente o indirettamente controllate dallo Stato per le quali si intende procedere ad operazioni di dismissione;
- completamento degli interventi di liberalizzazione, estendendo al maggior numero possibile di PMI la possibilità di rivolgersi al mercato dei capitali emettendo obbligazioni, dando alle PMI accesso indiretto al mercato attraverso il potenziamento e la semplificazione dello strumento della cartolarizzazione, ovvero rivedendo in senso agevolativo la fiscalità indiretta sulle garanzie, sui pegni e sui relativi privilegi, per favorire le emissioni in forma garantita;
- rivitalizzare il mercato borsistico e incentivare la quotazione delle società italiane, attraverso misure specifiche tra cui incentivi fiscali all’investimento in azioni o quote di PMI quotate o quotande e/o in veicoli specializzati nell’investimento azionario in PMI quotate, annullamento dell’imposta sulle plusvalenze per investitori che investano in Small Caps e che mantengano tali investimenti per un periodo di almeno 3/5 anni, etc.
- istituzione di un Fondo “Invest in Made in Italy” per l’investimento in equity di microimprese;
- costituzione di un “Fondo dei Fondi” dedicato al co-investimento in fondi di venture capital;
- uniformazione della normativa fiscale delle SIIQ a quella dei fondi immobiliari, rendendo quindi fiscalmente neutra l’opzione per uno dei due strumenti.
L’assetto della governance di Destinazione Italia verrà definito dal Governo all’esito della consultazione pubblica che resterà aperta per tre settimane.