Nei giorni scorsi la Commissione europea ha pubblicato la propria proposta di direttiva sull’istituzione di un’indennità per la riduzione della distorsione a favore del debito rispetto al capitale proprio (Debt Equity Bias Reduction Allowance – DEBRA) e sulla limitazione della deducibilità degli interessi ai fini dell’imposta sul reddito delle società.
Questa misura è volta a parificare il trattamento fiscale riservato al finanziamento mediante aumento patrimoniale con quello mediante ricorso al credito bancario.
Come ricorda la Commissione, i sistemi fiscali dell’UE consentono di dedurre i pagamenti degli interessi sul debito nel calcolo della base imponibile per l’imposta sul reddito delle società, mentre i costi relativi al finanziamento mediante emissione di azioni, come il pagamento di dividendi, non sono per lo più deducibili.
Questa asimmetria nel trattamento fiscale è uno dei fattori che favorisce l’uso del debito rispetto al capitale proprio per il finanziamento degli investimenti per i quali, ritiene la Commissione sono opportune delle detrazioni fiscali per ridurre l’indebitamento.
Attualmente, solo 6 Stati membri affrontano la distorsione tra debito e capitale da un punto di vista fiscale e le relative misure nazionali differiscono in modo significativo.
Se non si affronta efficacemente la distorsione fiscale tra debito e capitale in tutto il mercato unico, conclude la Commissione, le imprese dell’UE continueranno ad avere incentivi insufficienti a preferire il finanziamento con capitale proprio a quello con capitale di terzi e le relative considerazioni di pianificazione fiscale continueranno a distorcere la distribuzione degli investimenti e della crescita.
Ciò può comportare anche una crescita eccessiva di debiti, cui potrebbero conseguire fenomeni maggiori di insolvenza, soprattutto nel contesto di crisi economica provocata dalla pandemia di COVID‑19. Inoltre, il debito penalizza il finanziamento dell’innovazione tramite capitale proprio.
La proposta rientra nelle azioni definite dalla Commissione europea nella propria comunicazione del 18 maggio 2021 sulla tassazione delle imprese per il XXI secolo, con l’obiettivo di creare un ambiente imprenditoriale equo e stabile, che possa favorire una crescita sostenibile e ricca di posti di lavoro nell’Unione.