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Dichiarazione IVA omessa: modalità di avviso dell’Agenzia

13 Giugno 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate prot. n. 264078 del 12 giugno 2024, in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, l’Agenzia ha individuato le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di finanza, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni relative alla presenza di fatture elettroniche emesse e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, che segnalano la possibile omessa o incompleta presentazione della dichiarazione IVA per il periodo di imposta 2023.

L’Agenzia delle Entrate trasmetterà quindi, mediante casella di PEC, una comunicazione, contenente tali informazioni, al domicilio digitale dei singoli contribuenti – comunicato ai sensi dell’art. 16, commi 6 e 7, del D.L. 185/2008.

La stessa comunicazione è consultabile dal contribuente sia all’interno del “Cassetto fiscale”, presente nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate sia nel portale “Fatture e Corrispettivi”.

Ciò al fine di fornire al contribuente dati utili per la presentazione della dichiarazione IVA entro novanta giorni dalla scadenza del termine ordinario di presentazione, ovvero di porre rimedio agli eventuali errori od omissioni commessi mediante l’istituto del ravvedimento operoso.

Tale comportamento potrà essere posto in essere a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza; ciò, salvo la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché il ricevimento di comunicazioni di irregolarità di cui agli artt. 36-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e 54-bis del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 e degli esiti del controllo formale di cui all’art. 36-ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600.

Nel provvedimento sono altresì indicate le modalità con le quali i contribuenti possono richiedere informazioni o comunicare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.

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