Banca d’Italia ha pubblicato un approfondimento in merito al ruolo della digitalizzazione delle banche nel mercato del credito durante la pandemia.
Il lavoro analizza l’effetto dell’adozione di tecnologie digitali da parte delle banche sul mercato dei prestiti alle imprese in Italia.
Il presente approfondimento evidenzia come una maggiore digitalizzazione da parte delle banche sia stata associata a un aumento più consistente dei prestiti alle imprese nei mesi successivi all’epidemia di Covid-19 in Italia.
Esaminando le banche con diversi livelli di digitalizzazione, il presente approfondimento indaga la dinamica del credito e la sua allocazione tra le imprese utilizzando un nuovo database con informazioni dettagliate sulla spesa informatica delle banche e sull’uso di tecnologie innovative, combinato con dati abbinati banca-azienda sulla crescita del credito prima e durante la pandemia.
Utilizzando un approccio diff-in-diff, si dimostra come le banche con una quota maggiore di spesa informatica hanno aumentato il credito più delle altre banche durante la pandemia.
L’aumento si è concentrato nei prestiti a termine concessi alle imprese più piccole e finanziariamente più solide; l’effetto è stato più forte nella fase iniziale di restrizioni più severe all’attività delle imprese e alla mobilità individuale, e più significativo per le imprese dei settori più colpiti dallo shock.
Tali risultati sono determinati dalla capacità delle banche di offrire credito interamente online e dall’uso dell’intelligenza artificiale per la valutazione del rischio di credito. La vicinanza fisica tra mutuatari e prestatori è stata importante per l’erogazione del credito durante la pandemia, ma solo se combinata con un alto livello di adozione delle tecnologie informatiche.
