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Direttiva Prospetto: il Parlamento Europeo approva in prima lettura il testo di riforma

7 Aprile 2017
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento Europeo ha approvato il testo della Proposta di Regolamento relativo al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari e che abroga la Direttiva 2003/71/CE (cosiddetta Direttiva Prospetto), facendo seguito alla proposta presentata dalla Commissione Europea nel dicembre 2015.

Le previsioni di cui al Regolamento hanno lo scopo di proteggere gli investitori, creare un più efficiente mercato unico dei capitali e aumentare la facilità di accesso delle piccole imprese ai finanziamenti.

In particolare, secondo le nuove regole, le informazioni fornite dai prospetti devono consentire agli investitori una consapevole valutazione delle attività, delle passività, dei costi, delle perdite e dei diritti relativi ai prodotti di investimento. I prospetti dovrebbero quindi includere un’accurata, chiara sintesi di sette pagine (con una, due o tre pagine in più, per eventuali ulteriori spiegazioni su strumenti finanziari specifici) che fornisca:

  • le informazioni chiave di cui gli investitori hanno bisogno per comprendere i rischi e giungere a una decisione informata;
  • le informazioni sull’emittente, sugli strumenti finanziari, sull’offerta al pubblico e sull’ammissione alla negoziazione; e
  • un chiaro avvertimento dei rischi connessi, come ad esempio il rischio di perdere una parte o la totalità del investimento.

La sintesi deve poter essere letta come un’introduzione al prospetto, coerente con le altre parti dello stesso.

Il Regolamento sul prospetto ha inoltre l’obiettivo di facilitare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI). Le PMI in genere raccolgono importi inferiori rispetto ad altri emittenti, ed il costo di elaborazione di un prospetto completo potrebbe quindi essere sproporzionatamente alto. Il nuovo Regolamento prevede quindi un regime del prospetto specifico, standardizzato e più lieve per le PMI, gli emittenti che operano sui mercati di crescita delle PMI e gli altri emittenti che raccolgono fino a 20 milioni di Euro in un periodo di dodici mesi.

Il Regolamento prevede che, una volta approvati, il prospetto sia ammissibile per il regime del passaporto europeo, consentendone l’offerta agli investitori in tutta l’UE.

La riforma in oggetto fa parte del più ampio Action Plan Package pubblicato a fine settembre 2015 dalla Commissione Europea, mirato a realizzare, attraverso diverse iniziative, l’Unione dei Mercati di Capitali nel territorio dell’UE (cosiddetta Capital Markets Union o CMU).

Il testo finale di prima lettura è stato adottato con 517 voti a favore, 109 contrari e 71 astensioni e sarà trasmesso alla Commissione e al Consiglio UE per la prosecuzione dell’iter legislativo.

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