Banca d’Italia ha aggiornato la propria Raccomandazione del 27 marzo 2020 sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile fornendo altresì chiarimenti sulla data di scadenza della flessibilità concessa sul rispetto dei buffer patrimoniali e di liquidità durante la pandemia da COVID-19.
Con tale Raccomandazione, Banca d’Italia aveva infatti chiesto alle banche meno significative di non pagare dividendi e di astenersi dal riacquisto di azioni proprie fino al 1° ottobre 2020. Nella stessa Raccomandazione veniva richiamata l’esigenza di adottare un approccio prudente e lungimirante nelle politiche di remunerazione.
La Raccomandazione seguiva altra iniziativa assunta dalla stessa Banca d’Italia il 20 marzo, con la quale veniva concesso alle banche meno significative e agli intermediari non bancari la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del livello della Componente target assegnata a esito del processo SREP (Pillar 2 Guidance – P2G), del buffer di Conservazione del capitale (CCB) e del Coefficiente di copertura della liquidità (LCR).
Entrambe le iniziative erano finalizzate a permettere agli intermediari di fornire sostegno alle imprese e alle famiglie e a rafforzare la loro capacità di assorbire in modo ordinato le perdite che si sarebbero potute materializzare in seguito all’emergenza sanitaria.
Dal momento che la situazione di incertezza economica legata alla pandemia COVID-19 continua a persistere, la Banca d’Italia reputa necessario aggiornare le indicazioni fornite lo scorso marzo.