Con comunicato stampa del 23 luglio, la Banca Centrale europea ha reso noto che non provvederà ad estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell’ambito del regolare processo prudenziale.
Nel marzo 2020 la BCE ha chiesto alle banche di non conferire dividendi allo scopo di rafforzare la loro capacità di assorbire le perdite e di sostenere il credito a famiglie e imprese, grandi e piccole, durante la pandemia di coronavirus (COVID-19). Una simile raccomandazione è stata riconfermata a luglio, mentre a dicembre la BCE ha raccomandato alle banche di limitare il pagamento dei dividendi.
Un trattamento analogo è stato sollecitato per il riacquisto di azioni proprie. Le ultime proiezioni macroeconomiche confermano il recupero dell’economia e segnalano una minore incertezza, quadro che migliora l’affidabilità della traiettoria patrimoniale delle banche. Le autorità di vigilanza hanno riesaminato le prassi di gestione del rischio di credito delle banche durante la pandemia. Pertanto, risulta opportuno ripristinare la precedente prassi prudenziale di discutere l’evoluzione del profilo patrimoniale e i piani di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie con ogni banca nel contesto del consueto ciclo di vigilanza.
La BCE inoltre chiede alle banche di adottare un approccio prudente e prospettico in merito alle decisioni sulle politiche di remunerazione. Nel contesto del processo di revisione prudenziale, la BCE continuerà a valutare le politiche di remunerazione delle banche e il potenziale impatto sulla loro capacità di mantenere una solida base patrimoniale.