L’EBA ha pubblicato due bozze circa i propri standard normativi in materia di (i) informazioni da inserire in un piano di recupero e (ii) criteri che le autorità competenti devono applicare nel valutare il piano di recupero di istituzioni e gruppi finanziari. Standard e linee guida mirano a facilitare il recupero dei crediti banca su base transfrontaliera e rafforzare la stabilità finanziaria garantendo elevati standard regolamentari a parità di condizioni in tutta l’UE che andranno a far parte di un Regolamento unico europeo nel settore bancario.
La bozza in questione richiede che le banchedi redigere piani di recupero che prevedano misure per ripristinare la redditività finanziaria a lungo termine in caso di grave sofferenza, le autorità competenti sono tenute a valutare questi piani di ripresa, concordando decisioni comuni per quelle relative ai gruppi transfrontalieri. La prima serie di standard normativi individua le informazioni che le istituzioni dovrebbero includere nei loro piani di ripresa ed è suddiviso in diverse sezioni: (i) la sintesi del piano di recupero; (ii) informazioni sulla governance; (ii) analisi strategica; (iv) piano di comunicazione; (v) descrizione delle misure preparatorie. La seconda serie individua invece i principi ed i criteri che le autorità di vigilanza dovranno seguire nel valutare (i) completezza, (ii) qualità e (iii) credibilità dei piani di recupero.
L’obiettivo dei piani di ricostituzione non è quello di prevedere i fattori che potrebbero indurre una crisi, ma piuttosto di valutare la resilienza delle istituzioni e la loro capacità di reagire ad una vasta gamma di shock. Gli scenari di difficoltà macroeconomica e finanziaria devono pertanto essere progettati tenendo conto delle caratteristiche specifiche della banca coinvolta, compresa la sua dimensione ed interconnessione. Questi scenari dovrebbero comprendere le situazioni in cui la banca potrebbe trovarsi a rischio di fallimento se le misure di recupero non fossero state attuate in modo tempestivo. Gli standard normativi e le linee guida riconoscono la necessità di rispettare il principio di proporzionalità, indirizzata attraverso la possibilità per le istituzioni meno complesse di progettare piani di recupero semplificati.