Il 29 aprile 2016 l’ESMA ha diffuso i risultati dei primi “stress test” condotti a livello europeo sulle Central Counterparties autorizzate ad operare (CCPs) ai sensi dell’EMIR e che hanno il compito di operare quali controparti centrali per la compensazione delle operazioni in derivati.
Nel complesso i test hanno dimostrato che il sistema delle CCPs europee può essere considerato robusto e capace di resistere a scenari di stress che potrebbero verificarsi in condizioni di mercato estreme, ma plausibili.
I test in questione hanno riguardato in particolare la capacità di resistenza di 17 CCPs operative nella UE rispetto al rischio di controparte, simulando la situazione di molteplici default di intermediarti partecipanti (Clearing Member) e dei conseguenti shock di mercato.
L’esito del test prevede che le risorse delle CCPs sarebbero sufficienti per coprire le eventuali perdite che dovessero risultare dalle ipotesi di default dei due gruppi più ampi di cui fanno parte i Clearing Members, anche alla luce di dati storici e di scenari ipotetici di mercato.
Unitamente ai risultati degli stress test l’ESMA ha diffuso un documento di Question&Answers (disponibile nei contenuti correlati) in cui si spiega in dettaglio lo scopo del test e dei differenti scenari e metodologie applicate.