Il Consiglio Europeo per i Pagamenti (EPC) segnala che il 31 ottobre 2016 ha segnato l’ultima tappa fondamentale del passaggio al sistema SEPA.
Da tale data, il trasferimento di credito e di debito diretto, denominato in Euro, da un soggetto localizzato in un paese SEPA non aderente all’Euro a un soggetto localizzato in un paese SEPA aderente all’Euro dovrà necessariamente avvenire mediante lo schema “SEPA Credit Transfer (SCT)” o lo schema “SEPA Direct Debit (SDD)”, entrambi gestiti dall’EPC.
Tale ultima tappa è prevista dal Regolamento (UE) n. 260/2012, che ha modificato il Regolamento (CE) n. 924/2009 relativo ai requisiti tecnici e commerciali per il trasferimento di credito o per il debito diretto in Euro, adottato nel 2012 e conosciuto come Regolamento SEPA.
Il passaggio coinvolge direttamente i seguenti Stati non aderenti all’Euro, ma parte dell’Area Economica Europea: Bulgaria, Croazia, Danimarca, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria.
Il passaggio segna un’armonizzazione degli strumenti di pagamento nell’area SEPA con riferimento al trasferimento di credito o al debito diretto in Euro.
L’EPC prosegue con i progetti per l’armonizzazione di altri settori di pagamento (istantaneo, mobile, tra privati).