Le tre autorità di vigilanza europee (EBA, EIOPA e ESMA – le ESAs) hanno pubblicato oggi la relazione finale sui progetti di norme tecniche di attuazione (ITS) riguardanti alcuni compiti degli organismi di raccolta e le funzionalità del Punto di accesso unico europeo (ESAP).
In base al Regolamento (UE) 2023/2859 l’ESAP è sostanzialmente un sistema a due livelli, in cui:
- le informazioni vengono prima trasmesse dagli enti agli “organi di raccolta” (OAM), ovvero uffici e agenzie dell’UE, autorità nazionali e altri;
- successivamente, le informazioni vengono rese disponibili dagli organi di raccolta al Punto di Accesso Unico.
Questi ITS sono la prima pietra miliare per la creazione di un ESAP pienamente operativo: i requisiti sono concepiti per consentire ai futuri utenti di accedere e utilizzare le informazioni finanziarie e di sostenibilità in modo efficace e semplice in una piattaforma ESAP centralizzata.
In particolare, gli ITS sui compiti degli organismi di raccolta specificano i requisiti dettagliati per gli organismi di raccolta, come, ad esempio, quando e in quale formato le informazioni devono essere rese disponibili all’ESAP, che tipo di controlli di convalida devono essere eseguiti sulle informazioni presentate dagli enti e quali metadati devono essere inclusi.
Gli ITS sulle funzionalità dell’ESAP specificano poi i requisiti per rendere le informazioni facilmente accessibili agli utenti; tali requisiti definiscono:
- le modalità di categorizzazione dei soggetti dichiaranti in base al settore e alle dimensioni
- l’identificativo da utilizzare
- i tipi di informazioni da rendere disponibili sull’ESAP
- le caratteristiche dell’Application Programming Interface (API) pubblica a disposizione degli utenti dei dati.
L’istituzione dell’ESAP sarà un contributo fondamentale alla creazione dell’Unione del Risparmio e degli Investimenti, in quanto faciliterà l’accesso alle informazioni disponibili al pubblico relative ai servizi finanziari, ai mercati dei capitali e alla sostenibilità.
L’ESAP inizierà a raccogliere informazioni nel luglio 2026, mentre la pubblicazione delle informazioni inizierà non più tardi del luglio 2027.
Il rapporto finale è stato inviato alla Commissione europea per l’adozione.