Con sentenza n. 34974 del 12 settembre 2012 la VI sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione ha confermato il sequestro preventivo dello studio professionale di cui l’indagato era socio unitamente ad altri professionisti.
Nel caso di specie, la Cassazione ha ritenuto che l’immobile adibito a studio fosse collegato da un nesso strumentale diretto e immediato all’esercizio dell’abusiva attività dell’indagato e pertanto potesse essere sottoposto a sequestro preventivo, unitamente ai beni strumentali siti al suo interno rientrando nella nozione di cosa pertinente al reato, in rapporto di necessaria, specifica e strutturale correlazione con la commissione dell’attività illecita di esercizio abusivo della professione.