Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che, in data 12 dicembre 2012, con lettera indirizzata alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, la Commissione Europea ha accolto la richiesta dell’Italia relativa all’esclusione, dal Sistema europeo di scambio di quote di emissione (ETS), di 166 impianti italiani di piccole dimensioni.
Come noto l’ETS (Emissions Trading System), istituito dalla Direttiva 2003/87/CE, rappresenta un sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra nella Comunità europea volto a favorire le riduzioni delle emissioni di tali gas all’insegna dell’efficacia dei costi e dell’efficienza economica.
La decisione è stata presa sulla base dell’articolo 27 della Direttiva 2009/29/CE, il quale prevede l’esclusione dal sistema comunitario di impianti di dimensioni ridotte subordinata all’adozione di misure equivalenti, nel caso di specie indicate nella “Proposta italiana per l’applicazione dell’articolo 27 della Direttiva 2003/87/CE, come modificata dalla Direttiva 2009/29/CE” inviata il 4 giugno 2012 dal Presidente pro tempore del Comitato ETS alla Commissione europea, sulla base della deliberazione 24 maggio 2012, n. 12.
I 166 impianti che beneficiano dell’esclusione saranno quindi soggetti esclusivamente alle Misure Nazionali Equivalenti attuate sul territorio nazionale dal Comitato ETS nel quadro della Proposta approvata dalla Commissione.