Il rapporto pubblicato dallo European Systemic Risk Board (“ESRB”) lo scorso 30 giugno offre, a un anno di distanza dall’introduzione della CRD/CRR, una panoramica delle politiche macroprudenziali attuate nell’unione Europea a seguito della riforma del settore della vigilanza prudenziale per mezzo della quale le autorità di supervisione macroprudenziale sono state dotate di un nuovi poteri per prevenire più efficacemente i rischi di instabilità finanziaria.
Le misure adottate hanno riguardato quasi esclusivamente il settore bancario il quale, di conseguenza, rappresenta anche il fulcro dell’analisi. Il rapporto è diviso in due sezioni analitiche principali: nella prima sezione viene offerto un resoconto generale delle misure adottate dagli Stati Membri ed un commento in merito alle iniziative intraprese da detti Stati. Dall’altra parte la seconda sezione tratta più nello specifico i singoli strumenti adottati da ciascuna autorità di supervisione macroprudenziale.
Al termine del documento viene precisato che, data la particolare complessità del quadro regolatorio previsto dalla CRD/CRR, l’ESRB condurrà regolarmente analisi annuali sullo stato di applicazione delle regole prudenziali con l’obiettivo di individuare eventuali limiti o interpretazioni divergenti all’interno dell’Unione.