Il Vicedirettore Generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, in data 3 luglio 2019 è intervenuto al Convegno “Sviluppo sostenibile, finanza e rischio climatico” con un intervento su “Rischio climatico e regolamentazione prudenziale”.
Nel suo intervento, il Vicedirettore della Banca d’Italia si è soffermato sui rischi per la stabilità finanziaria legati al cambiamento climatico e, più in generale ai fattori ambientali, sociali e di governance (environmental, social and governance – ESG), ed in particolare: sui rischi fisici, cioè eventi catastrofici legati al clima; sui rischi di transizione, ovvero quelli derivanti dalle azioni intraprese per risolvere, a lungo termine, gli stessi eventi climatici avversi attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra.
Per dare risposte concrete a queste problematiche, ha sottolineato Signorini, è in fase di sviluppo una nuova tassonomia, ossia un sistema di indicatori armonizzati che consenta agli investitori di identificare attività sostenibili dal punto di vista climatico e ambientale e la ricerca dei modi più opportuni per incorporare i rischi climatici nelle politiche di gestione del rischio da parte degli intermediari, così come nelle valutazioni prudenziali.