Il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento UE hanno approvato oggi una proposta di Regolamento su un sistema di classificazione, o “tassonomia”, a livello dell’UE, inteso a fornire alle imprese e agli investitori un linguaggio comune per individuare le attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili.
Il Regolamento proposto intende affrontare due sfide:
- ridurre la frammentazione derivante da iniziative basate sul mercato e da prassi nazionali;
- ridurre la pratica di commercializzare prodotti finanziari come “verdi” o “sostenibili”, quando in realtà non soddisfano gli standard ambientali di base.
Il futuro quadro normativo si fonderà su sei obiettivi ambientali:
- la mitigazione dei cambiamenti climatici;
- l’adattamento ai cambiamenti climatici;
- l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
- la transizione verso un’economia circolare;
- la prevenzione e il controllo dell’inquinamento;
- la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Per essere considerate ecosostenibili ai sensi della proposta di Regolamento, le attività economiche dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
- contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di almeno uno dei sei obiettivi ambientali sopra elencati;
- non arrecare un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali;
- essere svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sul piano sociale;
- essere conformi ai “criteri di vaglio tecnico” che verranno stabiliti dalla Commissione Ue sotto forma di atti delegati, rispettivamente per ciascun obiettivo ambientale e settore pertinente.
La tassonomia per la mitigazione dei cambiamenti climatici dovrebbe essere stabilita entro la fine del 2020 al fine di garantirne la piena applicazione entro fine 2021. Per gli altri quattro obiettivi, la tassonomia dovrebbe essere stabilita entro la fine del 2021 in vista dell’applicazione entro fine 2022.