La Banca d’Italia ha recentemente pubblicato l’intervento tenuto da Giuseppe Siani, Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria, in occasione del convegno “Sadibaquarantotto”, promosso dall’Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa (ASSBB) in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In particolare, l’intervento approfondisce la tematica dell’innovazione tecnologica anche legata al fenomeno FinTech e le nuove sfide del rischio informatico nella vigilanza bancaria post-DORA.
Il contributo – intitolato «Innovazione tecnologica, resilienza operativa e attività di vigilanza» – si propone di analizzare l’evoluzione del sistema finanziario alla luce della trasformazione digitale, con particolare attenzione all’emergere di nuovi profili di rischio legati ai sistemi ICT e agli attacchi informatici, nonché al ruolo sempre più centrale della resilienza operativa degli intermediari.
La riflessione in ambito Fintech si colloca nel contesto dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2022/2554 (DORA), destinato a rafforzare la capacità del sistema finanziario europeo di resistere, rispondere e riprendersi da eventi informatici dirompenti.
L’intervento del Capo Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria si sofferma sulle principali caratteristiche dell’evoluzione tecnologica negli ultimi anni, sulle implicazioni per il rischio informatico e sulla connessa resilienza operativa degli intermediari.
Siani delinea inoltre i tratti essenziali dell’attività di vigilanza condotta dalla Banca d’Italia in materia di rischio operativo e ICT, sottolineando l’approccio multilivello adottato dall’Istituto, che combina strumenti di supervisione tradizionale, analisi trasversali e benchmark settoriali.
L’intervento evidenzia altresì come l’innovazione tecnologica stia progressivamente rimodellando il perimetro del sistema finanziario tradizionale, contribuendo allo sviluppo di nuovi modelli di business, all’esternalizzazione di funzioni critiche e alla crescente interconnessione tra operatori.
In tale contesto, l’adozione di tecnologie avanzate – quali intelligenza artificiale, cloud computing e infrastrutture digitali – consente agli intermediari di aumentare l’efficienza e migliorare la qualità dei servizi, a condizione che tali innovazioni siano accompagnate da un’adeguata gestione dei rischi emergenti.
Viene infine valorizzata la centralità della collaborazione tra autorità nazionali ed europee, in linea con le più recenti indicazioni del Financial Stability Board, anche in materia di standardizzazione dei flussi informativi in caso di incidenti (FIRE – Format for Incident Reporting Exchange).