L’Agenzia delle Entrate, con FAQ del 14 giugno 2024, ha risposto ad una triplice questione concernente il versamento della flat tax incrementale a rate.
In particolare, ha chiarito:
- che è possibile versare la flat tax a rate
- che si può differire il pagamento della stessa imposta entro il trentesimo giorno successivo ai termini previsti, con la maggiorazione dello 0,40% (art. 17, comma 2, DPR n. 435/2001)
- che è consentito pagare entro il 31 luglio senza maggiorazione, come previsto per i contribuenti ISA che non superano il limite stabilito per ricavi o compensi (art. 37, comma 1, D. Lgs. n. 13/2024).
Secondo l’Agenzia, infatti, anche se la norma istitutiva della flat tax incrementale (di cui all’art. 1, commi da 55 a 57 della legge di Bilancio 2023 – legge n. 197/2022) non detta scadenze di pagamento specifiche e non rinvia espressamente alle modalità e ai termini di versamento delle imposte sui redditi (in riferimento alla possibilità di pagamento a rate), tale rinvio è da ritenersi implicito, attese sia la natura intrinseca di imposta sui redditi della flat tax incrementale, sia la mancanza di una disciplina che ne regolamenti termini di versamento specifici.