Le Commissioni competenti del Senato hanno dato prosecuzione ai propri lavori con riferimento alla conversione in legge del Decreto Legge 3 maggio 2016, n. 59, recante disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione.
Qui di seguito una sintesi delle principali conclusioni raggiunte dalle Commissioni.
Bilancio: la Commissione ha dato avvio all’esame, in sede consultiva, del testo del Decreto. La votazione sul parere destinato alla Commissione Finanze e tesoro (competente in sede referente) è stata rinviata, tuttavia è stata segnalata l’esigenza di acquisire ulteriori informazioni in merito a:
- costo di mantenimento e gestione del registro dei pegni mobiliari non possessori (articolo 1);
- eventuali effetti del finanziamento alle imprese garantito da trasferimento di bene immobile sospensivamente condizionato sui crediti erariali (articolo 2);
- costo di mantenimento e gestione del registro delle procedure di espropriazione forzata immobiliari, delle procedure di insolvenza e degli strumenti di gestione della crisi (articolo 3);
- eventuale trasferimento di passività o vincoli giuridici idonei a incidere negativamente sul bilancio dello Stato a seguito dell’acquisizione della società S.G.A. S.p.A. da parte del MEF (articolo 7).
Il vice-Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando fornirà adeguate risposte ai quesiti formulati dalla Commissione Bilancio.
Giustizia: la Commissione ha approvato, in sede consultiva, un parere favorevole non ostativo sulla conversione del Decreto, pur contraddistinto da alcune condizioni.
Il parere specifica, fra l’altro, che:
- sarebbe opportuno valutare l’opportunità di limitare l’applicabilità del pegno non possessorio ai soli beni non gravati da diritti reali, anche al fine di evitare l’aumento del contenzioso fra i possibili creditori;
- con riferimento alla figura del finanziamento alle imprese garantito da trasferimento di bene immobile sospensivamente condizionato, sarebbe stato necessario garantire una forma di “opposizione” alla procedura di trasferimento dell’immobile davanti ad un giudice tutte le volte in cui in titolare del diritto reale vorrebbe contestare il contratto di finanziamento per vizi intrinsechi o per la quantificazione dello stesso;
- con riferimento al medesimo articolo, non possono essere condivise le conseguenze dell’applicabilità del “patto marciano” alle procedure esecutive immobiliari pendenti nei confronti degli altri creditori eventualmente già intervenuti, senza possibilità di soddisfacimento delle aspettative creditorie;
- sarebbe necessario ampliare i termini previsti nell’articolo 2, comma 5, (sei mesi con almeno tre rate scadute, ecc.) che parrebbero troppo ristretti ed eccessivamente vessatori nei confronti del contraente debole del rapporto, anche tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 40 TUB.
Inoltre, l’Aula del Senato, approvando il programma dei lavori dell’Assemblea ha definito il termine per la presentazione degli emendamenti alle norme del Decreto 59/2016, fissato per l’1 giugno, alle ore 13:00. Il dibattito in Aula, invece, si terrà a partire dal 7 giugno, alle ore 16:30.
Audizioni– Sono stati pubblicati i testi delle dichiarazioni rilasciate in audizione presso la Commissione Finanze e tesoro del Senato da parte di: (i) ANCE; (ii) Federcasse; (iii) Confindustria; (iv) R.ETE Imprese Italia; (v) Confimi Industria; (vi) FIAIP; (vii) Confapi; (viii) Associazione Ufficiali Giudiziari; (ix) CNDCEC (a questo riguardo, si vedano i contenuti correlati); (x) Confconsumatori Piemonte; (xi) Unione Nazionale Camere Civili; (xii) Federconsumatori – ADUSBEF; (xiii) Organismo Unitario Avvocatura Italiana (xiv) ADOC; (xv) Associazione Vittime del Salva-Banche; (xvi) Codacons; (xvii) Associazione Nazionale Forense; (xviii) Amici di CARIFE; (xix) Associazione Bancaria Italiana; (xx) Centro Studi Procedure Esecutive e Concorsuali.
I testi completi delle dichiarazioni rilasciate in audizione possono essere reperiti all’indirizzo indicato tra i contenuti correlati.