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Fondi digitali: linee guida Assogestioni per il settore del risparmio gestito

10 Maggio 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Assogestioni ha pubblicato lo scorso 8 maggio 2024 delle linee guida sui fondi italiani digitali, volte a fornire supporto agli operatori, in un quadro normativo che si sta progressivamente sviluppando, sia a livello europeo sia a livello nazionale ed a mantenere alta la competitività del settore del risparmio gestito, cavalcando l’innovazione tecnologica.

I Regolamenti e le normative sui Cripto-attività (MiCAR), quelli sulla resilienza operativa digitale (DORA) o quelli in materia di emissioni e circolazione di strumenti finanziari digitalizzati (DLT Pilot Regime e, specificamente per l’Italia, il Decreto Fintech), nonché gli Standard del Comitato di Basilea sul trattamento prudenziale per le esposizioni delle banche in cripto-attività, sono solo esempi che indicano come la normativa sia ormai volta a favorire lo sviluppo tecnologico a servizio dell’industria finanziaria.

Le Linee Guida sono volte quindi a favorire un adeguato sviluppo degli investimenti in strumenti finanziari DLT e in Cripto-attività incluse nell’ambito di applicazione della MiCAR.

Hanno l’obiettivo altresì di accompagnare in modo ordinato l’evoluzione degli organismi di investimento collettivo del risparmio italiani le cui quote o azioni sono emesse – e quindi sono native digitali – su un registro distribuito per la circolazione digitale.

Le Linee Guida sono strutturate in quattro parti e articolate in quattordici punti.

Nella Parte I viene delimitato l’ambito di applicazione, che viene definito anche attraverso la condivisione del significato di alcuni termini ricorrenti.

In tale contesto assume rilevanza la definizione dei Fondi Italiani Digitali, che riassume in una unica fattispecie le due ipotesi sulle quali insistono le Linee Guida e su cui poi vertono le Parti III e IV:

  • i Fondi Italiani che investono in attività digitali (c.d. Fondi Italiani Cripto)
  • i Fondi Italiani le cui quote sono emesse nativamente su una DLT (c.d. Fondi Italiani DLT).

Con ciò, viene demandata ai Gestori la valutazione in ordine all’istituzione dell’una o dell’altra tipologia di Fondi o contemporaneamente di entrambe.

La Parte II individua alcuni presidi per l’operatività dei Fondi Italiani Digitali (a prescindere quindi dalla specificità del Fondo e cioè se Cripto o DLT) che, pur essendo di carattere generale, pongono grande attenzione ai temi di governance, di controllo e gestione dei rischi, di alimentazione dei flussi informativi, di corretta definizione degli assetti organizzativi al fine di preservare uno sviluppo ordinato ed equilibrato del mercato.

In tale contesto è stata inoltre dedicata una specifica Linea Guida alla tutela dei dati personali, con un focus su alcuni elementi (non esaustivi) che si raccomanda di tenere in considerazione.

Le Parti III e IV contengono indicazioni specifiche per l’ipotesi di istituzione di Fondi Italiani Cripto e Fondi Italiani DLT.

Le Linee Guida sono infine accompagnate da alcuni Allegati tecnici che forniscono indicazioni, sia in termini attuativi sia in termini di fattori di rischio.

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