Con Decreto Ministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 settembre, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito delle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, ha riservato una quota pari a 10 milioni di euro alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi.
La quota è destinata a quei confidi con sede legale nelle province con il più alto tasso di utilizzazione della cassa integrazione guadagni (come identificati nell’allegato B del Decreto) relativamente ad operazioni finanziarie a favore di imprese ubicate nelle medesime province.
La riserva, che opera in caso di carenza di risorse disponibili per la concessione di cogaranzie e controgaranzie, avrà durata di tre anni.
In generale si ricorda che il Fondo Centrale di Garanzia (detto anche Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese) sostiene lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane, concedendo una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle banche anche per investimenti all’estero.
L’impresa che necessiti di un finanziamento finalizzato all’attività di impresa, infatti, può chiedere alla banca di garantire l’operazione con la garanzia pubblica. L’attivazione di questa garanzia è a rischio zero per la banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato.
In alternativa, l’impresa può attivare la cosiddetta “Controgaranzia” rivolgendosi ad un confidi o ad altro fondo di garanzia che provvederanno ad inviare la domanda di controgaranzia al Fondo.
