Con comunicazione del 24 novembre 2022, la Banca d’Italia ha fornito chiarimenti in merito alla contribuzione 2023 al Fondo di Risoluzione Unico da parte degli intermediari che rientrano nell’ambito di applicazione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism – SRM).
In particolare, evidenzia Banca d’Italia dal primo gennaio 2016 gli intermediari rientranti nell’ambito di applicazione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Single Resolution Mechanism – SRM) sono tenuti a intervenire sul Fondo di Risoluzione Unico (Single Resolution Fund – SRF) mediante contribuzioni a scadenza annuale ex-ante, secondo quanto previsto dal Regolamento (UE) 806/2014.
Come per gli anni precedenti, anche per il 2023, gli intermediari dovranno provvedere al versamento di un ottavo del target level complessivo del SRF, come individuato dal Single Resolution Board – SRB.
A tale scopo, sono iniziate le attività necessarie ai fini della rilevazione dei dati necessari per il calcolo delle contribuzioni ex-ante per il 2023, che verrà eseguito dal SRB come disposto dal Regolamento delegato (UE) 2015/63 e del Regolamento di esecuzione (UE) 2015/81.
In ragione di ciò, gli intermediari stabiliti in Italia che sono tenuti alla partecipazione al Fondo di Risoluzione Unico dovranno inviare alla Banca d’Italia i dati per il calcolo dei contributi ex-ante per il 2023 entro il 9 gennaio 2023, seguendo l’indicazione delle modalità trasmesse da Banca d’Italia ai singoli enti contribuenti relativamente all’avvio del ciclo contributivo 2023
Altre informazioni sul ciclo di contribuzione 2023 sono disponibili sul sito del SRB.