Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29 agosto 2022, il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 luglio 2022, recante modifiche al decreto 27 giugno 2019, recante la definizione delle modalità di investimento del MiSE mediante il Fondo di sostegno al venture capital.
In particolare il decreto stabilisce che il MiSE, mediante le risorse del Fondo di sostegno al venture capital, possa operare attraverso l’investimento in uno o più Fondi per il venture capital o in uno o più Fondi per il venture debt, ovvero attraverso OICR che investono in Fondi per il venture capital o in Fondi per il venture debt, costituiti e gestiti dalla SGR o da altre società che abbiano l’autorizzazione di Banca d’Italia a prestare il servizio di gestione collettiva del risparmio.
A tal fine gli OICR investiti dal Ministero, possono svolgere la loro attività anche mediante l’investimento in Fondi per il venture capital istituiti o gestiti da gestori autorizzati ai sensi della direttiva 2011/61/UE in uno Stato dell’UE diverso dall’Italia, o comunque da società comprese nell’elenco di cui al decreto del MEF del 4 settembre 1996 e che siano autorizzate dalle autorità di vigilanza di uno dei suddetti Stati.
Inoltre il decreto stabilisce che i Fondi per il venture debt effettuino interventi di debito a favore di PMI e di imprese ammissibili di tipo innovativo e che abbiano un elevato potenziale di sviluppo, non quotate in mercati regolamentati, che si trovino nella fase:
- di sperimentazione (seed financing),
- di costituzione (start-up financing),
- di avvio dell’attività (early-stage financing),
- di sviluppo del prodotto (expansion, scale up financing).
Gli investimenti da parte dei Fondi per il venture capital e gli interventi di debito da parte dei Fondi per il venture debt propedeutici ad una futura quotazione si intendono effettuati a favore di PMI non quotate.
