L’EBA ha pubblicato un rapporto sul funzionamento dei collegi AML valutando le criticità e indicando delle buone pratiche, alla luce del primo periodo di funzionamento.
Il rapporto rileva che, sebbene le autorità competenti si impegnino ad attuare il quadro dei collegi AML/CFT, è necessario un maggior impegno per garantire una collaborazione continua e uno scambio proattivo di informazioni all’interno degli stessi.
Il presente rapporto espone i risultati e le osservazioni della partecipazione del personale dell’EBA alle riunioni del collegio AML/CFT e delle sue attività di monitoraggio.
Nella rapporto, l’EBA espone le proprie osservazioni sulle buone pratiche con l’obiettivo di aiutare le autorità competenti a migliorarne l’efficacia in futuro.
Queste includono riunioni del collegio ben strutturate e organizzate da parte delle autorità di vigilanza capofila, la partecipazione proattiva e la condivisione di informazioni complete da parte di alcuni membri e un coinvolgimento effettivo delle autorità di vigilanza prudenziale in alcuni collegi.
Il rapporto evidenzia anche le aree di miglioramento.
In particolare, l’EBA rileva come i collegi AML/CFT non siano ancora pienamente integrati nei processi di vigilanza.
Il rapporto ricorda alle autorità di vigilanza l’importanza di scambiare informazioni nei collegi su base continuativa e senza indugio, in particolare laddove sono state individuate carenze sostanziali nel quadro dell’ente in materia di AML/CFT.
Sottolinea inoltre la necessità che i college siano organizzati in modo più sensibile al rischio, con riunioni più frequenti per gli enti transfrontalieri esposti a rischi maggiori di riciclaggio/finanziamento del terrorismo.