Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha pubblicato i report di valutazione sulla attuazione del quadro regolamentare di Basilea per le banche globali (G-SIB) e nazionali (D –SIB) di importanza sistemica in cinque diverse giurisdizioni: Cina, Unione Europea, Giappone, Svizzera e Stati Uniti.
Dalle analisi – che rientrano nell’ambito del Regulatory Consistency Assessment Programme (RCAP) – emerge un giudizio di conformità per tutte le giurisdizioni con riferimento al quadro G–SIB e con riguardo al framework D–SIB si evidenzia come i quadri regolamentari attuati nelle cinque giurisdizioni si trovano ad essere ampiamente in linea con i principi D-SIB dettati dal Comitato, seppur con qualche variazione nelle prescrizioni supplementari e nelle misure politiche applicate.
Con specifico riguardo all’Unione Europea, il rapporto del Comitato rileva quanto segue:
- quadro G-SIB: l’implementazione UE di più alti requisiti di capitale per l’assorbimento delle perdite delle banche globali a importanza sistemica è compliant. Tale giudizio è confermato anche con riguardo al quadro regolamentare in materia di disclosure.
- quadro D-SIB (O-SII nel quadro UE): le differenze rilevate tra il framework europeo e quello delineato dal Comitato sono state giudicate come non materiali dal team di valutazione. In particolare, il quadro O-SII in UE – attuato dall’articolo 131 (1) della CRD 4 e completato dalle linee guida dell’EBA (EBA/GL/2014/10) – stabilisce per le O-SII un buffer di capitale variabile (a discrezione dell’autorità competente o designata in base all’impatto sul mercato interno dell’UE) e compreso tra lo 0 e il 2% delle esposizioni al rischio della banca, soddisfatto mediante CET1. Inoltre, la legislazione europea prevede un ulteriore buffer per il rischio sistemico (SRB) che può essere introdotto a discrezione dei singoli Stati membri al fine di prevenire e mitigare i rischi sistemici non coperti dal Regolamento CRR. Anche tale buffer deve essere soddisfatto con CET1.