Il primo Gennaio 2012 scadrà la deroga che Basilea 2 aveva concesso alle banche italiane in materia di segnalazione, alla Centrale Rischi della Banca d’Italia, delle posizioni di rischio (cd. past due) per sconfinamento bancario delle imprese affidate.
La deroga valida fino al 31 dicembre 2011 consente di comunicare le posizioni di sconfinamento strutturale (non occasionale, una tantum o congiunturale) al superamento dei 180 giorni dalla scadenza del credito concesso o delle rate non pagate.
Dal primo gennaio 2012, gli istituti di credito bancario italiano, uniformemente al resto dei paesi europei, dovranno procedere con la segnalazione, alla Centrale Rischi, superati i 90 giorni di ritardo.
La riduzione dei termini da 180 a 90 giorni, vista la scadenza ormai vicina, finirà, inevitabilmente, anche in considerazione della crisi economico-finanziaria mondiale in atto, con l’aggravare le difficoltà finanziarie di non poche piccole e medie aziende italiane. L’impatto sarà inevitabile perché la “macchia” che intaccherà il merito di ricorrere al credito non sarà facilmente e a breve cancellabile.
Un consiglio alle imprese che versano in situazioni di sconfinamento strutturale: attivarsi in tempo presso le associazioni di categoria, aderendo agli accordi stipulati con le banche al fine di consentire il rientro dallo sconfinamento entro la fine dell’anno in corso (vedi accordo Assolombarda – ABI Lombardia sottoscritto in data 26 settembre 2011).