Nel corso della prima giornata del suo sesto Convegno annuale svoltosi ieri, 16 maggio 2011, ed avente ad oggetto il tema della gestione delle risorse umane in banca, l’ABI ha evidenziato come, nonostante il particolare contesto economico, le banche italiane abbiano compiuto uno sforzo straordinario per sostenere famiglie e imprese riuscendo a “tenere” sul piano delle stabilità senza pesare sui conti pubblici.
A detta dell’ABI, per tutelare questa “capacità di tenuta”, le imprese bancarie devono ora avviare un processo di sviluppo sostenibile e di contenimento dei costi, ripensando modelli organizzativi e retributivi per coniugare buona occupazione con flessibilità e produttività.
In questo contesto, razionalizzazione, trasparenza e contenimento dei costi rappresentano le vie per recuperare spazi di crescita e rafforzare le imprese bancarie.
Uno degli strumenti a disposizione per perseguire tali obbiettivo, conclude l’ABI, è rappresentato dal contratto collettivo, prossimo al rinnovo, il quale dovrebbe consentire di governare opportunamente le svolte organizzative e produttive del sistema creditizio, anche grazie ad un sistema di relazioni sindacali da fondare sempre su regole chiare e condivise.
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