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I mercati di pronti contro termine e i sistemi di clearing centralizzati

31 Luglio 2024

Antonio Di Ciommo – Dottorando di Ricerca, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Di cosa si parla in questo articolo

Con lo Studio n. 48 di «Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento», Banca d’Italia ha recentemente approfondito il crescente rilievo delle operazioni e dei mercati di pronti contro termine nel mercato monetario primario in seguito alla crisi finanziaria del 2008.

Nello studio viene evidenziato come il maggior ricorso a sistemi di compensazione centralizzati può contribuire a una maggiore liquidità ed efficienza di un simile segmento (cui gli intermediari ricorrono principalmente per la copertura dei propri fabbisogni di breve termine), rendendo di conseguenza più efficiente il processo di formazione dei prezzi e l’operatività dei mercati del debito pubblico.

Lo studio evidenzia, poi, il ruolo dei mercati di pronti contro termine nelle operazioni di banca centrale, in quanto consentirebbero: (i) di distribuire più efficientemente la liquidità tra gli intermediari bancari e non bancari (e, dunque, una maggiore efficacia nell’attuazione delle politiche monetarie); e (ii) l’attuazione di piani incentrati su operazioni di prestito titoli.

A livello generale, un mercato di pronti contro termine più efficiente consentirebbe maggiore efficacia a prevenire il mancato regolamento delle operazioni.

Lo studio, poi, individua le tre direttrici che hanno maggiormente caratterizzato negli ultimi anni le dinamiche del mercato dei pronti contro termine, ossia: (i) qualità del collaterale, (ii) eccesso di liquidità e scarsità di collaterale, e (iii) contesto normativo.

Secondo gli autori, dette direttrici hanno avuto un impatto significativo sull’attività del mercato, sul livello dei tassi di interesse applicati e sulla sua liquidità.

In Europa, gli effetti di queste tendenze si manifestano più marcatamente sul finire dei singoli trimestri, quando gli intermediari devono procedere al calcolo dei propri coefficienti patrimoniali di vigilanza e degli altri oneri rispetto ai dati di bilancio.

Quanto all’Italia, lo studio esamina la struttura dei mercati di pronti contro termine interdealer italiani evidenziando che: (a) le operazioni in pronti contro termine avvengono principalmente sul “Repo”, segmento del mercato regolamentato gestito da MTS le cui operazioni sono largamente gestite mediante CCP; e che (b) l’interoperabilità tra CCP italiane e francesi per la compensazione delle operazioni sul segmento “Repo” di MTS faciliterebbe lo scambio dei collaterali tra partecipanti al mercato appartenenti a Paesi differenti (consentendo così maggiore facilità di accesso per gli intermediari italiani a canali di finanziamento dall’estero anche in caso di volatilità dei mercati).

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